lunedì 15 luglio 2013

Ristrutturazioni e risparmio energetico: ecco la guida operativa

Com’è ormai noto con il decreto legge n. 63 del 4 giugno 2013 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 5 giugno 2013), di recepimento della Direttiva Comunitaria 2010/31/UE, è stato stabilito che per le spese di riqualificazione energetica sostenute (prendendo a riferimento la data del bonifico) a decorrere dal 6 giugno 2013 e fino al 31 dicembre 2013 spetterà in capo alle famiglie ed ai privati cittadini una detrazione del 65% e non più pari al 55% prevista fino al 5 giugno 2013.

Invece, la detrazione del 65% tornerà applicabile, fino al 30 giugno 2014, per gli interventi di risparmio energetico eseguiti sull’intero edificio. Sulla base dell’aumento della detrazione al 65% ne consegue che vi sarà una riduzione dei limiti di spesa agevolabili per le diverse spese di interventi di risparmio energetico. Tutto ciò in considerazione del fatto che la norma istitutiva della detrazione del 55% stabilisce dei limiti di detrazione, e non di spesa, specifici per le varie tipologie di intervento.

Inoltre, è stata prorogata, fino al 31 dicembre 2013, anche la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie entro l’attuale tetto di spesa di 96.000 euro. Tale detrazione è estesa anche agli immobili colpiti dal terremoto e a quelli delle aree territoriali a rischio.

Infine, il 2° comma dell’art. 16 del dl n. 63/2013 stabilisce che per i contribuenti che fruiscono dell’agevolazione per il recupero edilizio è prevista una ulteriore detrazione del 50% per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo delle abitazioni ristrutturate per le quali si è beneficiato della detrazione nella misura del 50%. Tra tali interventi dovrebbero rientrare: la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione, gli interventi per superamento delle barriere architettonichecablatura degli edifici, contenimento dell’inquinamento acustico,risparmio energetico, sicurezza statica e antisismica, messa a norma degli edifici, protezione dai furti e infortuni domestici. Di converso non dovrebbero rientrare (si veda la Circolare n. 35/E/2009) i lavori che attengono a parti comuni degli edifici ovvero la manutenzione ordinaria di singole unità immobiliari ovvero la realizzazione di autorimesse o ancora posti auto pertinenziali.

N.B.: in sede di conversione del D.L. 4 giugno 2013, n. 63 (che ad oggi non è stato convertito in Legge), il Senato ha approvato un emendamento delle Commissioni riunite che estende la detrazione per l'acquisto di mobili ai grandi elettrodomestici. Con tale emendamento è stato previsto che anche i condizionatori in grado di fare caldo e freddo potranno rientrare nel perimetro dell’agevolazione fiscale. Inoltre, è stato deliberato di includere nel bonus ristrutturazioni del 50% anche i grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione. Quest’ultima detrazione va calcolata su un imponibile di 10mila euro che è aggiuntivo rispetto ai 96mila euro previsti per le opere di ristrutturazione immobiliari. Infine sono stati inclusi anche gli interventi per il miglioramento antisismico fra quelli cui si applicano le proroghe agli sgravi del 50% e del 65%.